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FREE GINO – Info in aggiornamento

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AGGIORNAMENTO DEL 15 GENNAIO

Il procuratore generale di Budapest ha chiesto 14 anni di carcere per Maja in cambio della sua ammissione di responsabilità. In caso contrario la pena potrebbe arrivare fino a 24 anni!

Clicca qui per seguire pregresso e aggiornamenti.

La campagna per la sua liberazione parla del futuro di tutte e tutti gli imputati per i fatti di Budapest, presenti e futuri. Rompere le maglie della repressione e accendere i riflettori su Maja significa lottare anche per Gino, Hanna e le/gli ANTIFA tutt*.

Oggi il Tribunale francese invece ha accolto la richiesta degli avvocati di Gino di richiedere un approfondimento informativo sulle condizioni detentive e sullo svolgimento di un eventuale processo in Ungheria, in special modo per avere garanzia che la disamina dei fatti e non le sue opinioni politiche siano oggetto di giudizio.
e sulle condizioni in carcere l’Ungheria può tergiversare o omettere, sarà quasi impossibile per loro dare prova di un’imparzialità a processo, stando anche alle molteplici dichiarazioni dei portavoce di Orban riguardo a questi fatti.

L’Ungheria dovrà fornire queste informazioni supplementari entro 15 giorni e qualora non fossero inviate Gino non verrà estradato.
Nel frattempo lui continua ad essere detenuto a Fresnes.
Gino in aula ha potuto parlare brevemente con la sua famiglia e sembra stare bene.

La notizia è momentaneamente positiva ma è più importante che mai mantenere la mobilitazione!

La prossima udienza è fissata per il 12 febbraio 2025.


AGGIORNAMENTO 5 GENNAIO 2025

FREE GINO
15 gennaio ore 18.00, Milano piazza Missori: presidio al consolato ungherese

Gino da fine novembre è detenuto nel carcere francese di Fresnes. Accusato per i fatti di Budapest 2023 durante le celebrazioni fasciste della giornata dell’Onore, su di lui pende un M.A.E. spiccato dall’Ungheria che ne chiede l’estradizione.

Il 15 gennaio si terrà a Parigi la terza udienza del processo che deve deciderne la sorte. Per questo, dopo essere stati al consolato francese nella scorsa udienza, porteremo la nostra solidarietà sotto il consolato della nazione che ne chiede la cattura.

Vista da un barcone o da un valico di montagna l’Europa appare come una sterminata distesa di filo spinato e polizia di frontiera, ma si scopre unitaria e compatta quando si tratta di colpire chi si organizza contro la torsione razzista e segregazionista degli Stati Nazione.

La mobilitazione continua e c’è bisogno della solidarietà di tutt*

FREE GINO – FREE ALL ANTIFA


AGGIORNAMENTO 24 DICEMBRE 2024

Per maggiori informazioni clicca qui…


AGGIORNAMENTO 19 DICEMBRE 2024

Volantino distribuito durante il presidio sotto il consolato francese

COMUNICATO SULL’UDIENZA DEL 18 DICEMBRE
Oggi, a Parigi, si è tenuta la seconda udienza sulla richiesta di estradizione di Gino.
Il nostro compagno era sereno e sorridente, ed è riuscito a salutare la famiglia e alcuni amici e amiche presenti in aula.
La Procura Generale ha richiesto l’immediata esecuzione del mandato d’arresto europeo, il che rappresenta una decisione grave, soprattutto in un paese come la Francia, che dovrebbe invece tutelare lo stato di diritto e i diritti umani difendendo gli antifascisti dalla sete di vendetta del regime autoritario di Orban.
La richiesta degli avvocati difensori di concedere gli arresti domiciliari è stata respinta, motivando il rifiuto con il presunto pericolo di fuga.
L’udienza è stata rinviata al 15 gennaio 2025, data in cui il giudice deciderà se procedere con l’estradizione di Gino o, come richiesto dalla difesa, avanzare una richiesta di ulteriori informazioni all’Ungheria.
È fondamentale mantenere alta l’attenzione mediatica su questo caso, sia in Francia sia in Italia. Solo con una mobilitazione sostenuta e ampia sarà possibile evitare l’estradizione di Gino e garantire che possa ricevere un processo equo, in un paese che rispetti i diritti fondamentali come la Francia o l’Italia, dove è cresciuto.
No all’estradizione! Free Gino! Free all antifas!

Ascolta l’intervista su Radio Onda d’Urto


AGGIORNAMENTO 15 DICEMBRE 2024

Dalla pagina IG “free_gino_libero
Mercoledì 18/12 si terrà a Parigi la seconda udienza per l’estradizione di Gino.
Quel giorno sotto il consolato francese a Milano saremo presenti con un presidio di solidarietà per ribadire che lo vogliamo libero, insieme a Maya a tutti e tutte gli antifascisti e le antifasciste.