
Pubblichiamo dalla pagina del Laboratorio Politico Iskra
Un anno fa, finito il festival di Sanremo del 2024, in decine di città manifestazioni spontanee portarono alle sedi RAI la propria rabbia verso le dichiarazioni dell’AD Roberto Sergio di censura verso le denunce contro il genocidio perpetrato dall’entità sionista.
Alla RAI di Napoli la manifestazione termina in scontri con la polizia, con diversi feriti alla testa. Dopo circa 6 mesi, in associazione allo sciopero che di lì a poco avrebbe sanzionato la Leonardo Spa, la procura di Napoli emette 4 obblighi di firma per nostri compagni e compagne dentro un procedimento che richiedeva il divieto di dimora nella regione Campania per 18 dei (presunti) partecipanti a quelle giornate.
Ad un anno da quell’iniziativa le misure cautelari sono state annullate dimostrando l’illegittimità del procedimento. Nel frattempo per 4 di noi ci sono stati 2 mesi di parziale privazione delle libertà personali.
Le ragioni di quella manifestazione non solo non si fermano oggi, ma rilanciano la necessità di lottare contro la guerra e perché finisca definitivamente l’occupazione sionista in Palestina. Ci schiereremo sempre al fianco della Resistenza e contro la repressione degli organi conniventi con il sionismo dello stato italiano. Dobbiamo anche rilanciare fortemente una mobilitazione complessiva contro gli strumenti di repressione amministrativa, che sempre più vengono utilizzati da questure e procure per reprimere le lotte. Ad un anno di distanza dagli eventi della RAI, la storia ci dimostra ancor di più che siamo dalla parte giusta della Storia!