Sabato 22 febbraio era convocato il conrteo Antifascista per ricordare il compagno Valerio Verbano

Il 22 Febbraio 1980 Valerio Verbano, militante comunista 19enne , venne ucciso da tre fascisti che si erano introdotti in casa sua.
Aveva compilato un dossier che disvelava i legami tra eversione nera, ambienti della banda della Magliana e lo Stato. Pagò con la vita questo suo lavoro di inchiesta e la sua militanza. Il dossier non fu mai trovato.
45 anni dopo quell’ infame agguato ricordare Valerio significa innanzitutto scegliere di non restare indifferenti dinanzi ad un mondo in guerra, al g3noc1dio del popolo palestinese, alla recrudescenza del razzismo di stato, alla crisi climatica, alle spaventosa crisi economica, alle politiche securitarie.
Ricordare Valerio significa mettersi in gioco in prima persona, organizzandosi collettivamente, moltiplicando le lotte per combattere lo sfruttamento, la precarietà, le ingiustizie, la marginalità sociale e le discriminazioni.
Vuol dire prendersi cura collettivamente l’unə dell’ altrə, resistendo alla barbarie imperante, provando a costruire , passo dopo passo , un mondo senza più sfruttatə né sfruttatori.
“Fa che i figli del nostro sacrificio portino nel cuore sangue e libertà […] E se cadremo fa che un fiore o una poesia nasca per farci compagnia”
A Valerio e Carla Verbano, per sempre con noi.

