Comunicato dei Giovani Palestinesi d’Italia, 7 aprile 2025

Oggi abbiamo agito per la Palestina. Abbiamo colpito l’installazione “The Amazing Plaza” di Amazon, allestita nel Cortile della Farmacia dell’Università Statale di Milano in occasione del Fuorisalone 2025.
Lo abbiamo fatto per denunciare la complicità attiva della multinazionale statunitense nel genocidio in corso in Palestina, e per denunciare il vergognoso utilizzo degli spazi universitari a scopi di lucro e propaganda aziendale, mentre le istituzioni accademiche rifiutano sistematicamente le richieste legittime delle studentesse e studenti che chiedono a gran voce da un anno e mezzo il boicottaggio accademico di “Israele” e delle aziende complici con il genocidio.
L’installazione di Amazon viene descritta come un “omaggio alla piazza italiana”. Ma quale piazza è possibile omaggiare, se le piazze reali, quelle vive, quelle che lottano per la giustizia, vengono negate e represse? È per questo che la reclamiamo rendendola uno spazio che non celebra il consumo, ma la resistenza. Uno spazio che non dissimula il genocidio, ma lo denuncia.
Nel marzo 2021, Amazon ha firmato, insieme a Google, un contratto da 1,2 miliardi di dollari con il governo “israeliano” per il Progetto Nimbus: un’infrastruttura di cloud computing, sorveglianza e gestione dati che potenzia la macchina bellica e coloniale sionista. Riconoscimento facciale, biometria, analisi demografiche ed emozionali: strumenti digitali al servizio di un colonialismo tecnologico.
Ma Amazon non si ferma alla sorveglianza: fornisce supporto all’intero sistema economico “israeliano”, offrendo infrastrutture digitali a startup e aziende locali. È un motore della colonizzazione high-tech che consente a “Israele” di vendere “innovazione” mentre devasta un intero popolo.
Durante il Fuorisalone, Milano continua con il suo “business as usual”, trasformando ogni angolo della città in una vetrina per gli affari, persino i cortili delle università. La stessa Milano che vieta al corteo nazionale per la Palestina del prossimo 12 aprile di raggiungere il centro, negando piazza Duomo, mentre permette ai brand di occupare ogni centimetro di spazio pubblico.
Mentre il popolo palestinese viene sterminato in Palestina, il mondo occidentale prosegue indisturbato nella sua distopia: moda, aperitivi, eventi, pubblicità. Il genocidio va in diretta, ma l’Occidente distoglie lo sguardo e reprime – in università, nelle piazze, nei media – chi non si allinea.
Chiediamo supporto immediato a questa azione e che venga amplificata ovunque. Ci trovate in via Festa del Perdono 7, nel cortile della Farmacia! Questo è un segnale di rilancio verso lo sciopero generale dell’11 aprile e la manifestazione nazionale del 12 aprile: due giornate di lotta contro il sionismo e i suoi alleati.
VERSO LO SCIOPERO GENERALE DELL’11 APRILE
E LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 12 APRILE A MILANO