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ANTIFASCISMO E’ ANTISIONISMO!

Nell’80° anniversario della sconfitta del nazifascismo, l’ANPI nazionale ha deciso di disertare la piazza di Porta San Paolo, rinunciando alle storiche celebrazioni mattutine della Resistenza partigiana della Roma antifascista e Medaglia d’Oro al Valore Militare.

Questa scelta imposta dall’alto è contraria anche alla volontà di tante sezioni locali e di base della stessa ANPI, in quanto consegna una piazza altamente simbolica della Resistenza e della lotta popolare antifascista alla comunità sionista.

Con questo atto collaborazionista viene messo a disposizione dei sionisti – mascherati da Brigata Ebraica – e ai loro guardaspalle neofascisti un vuoto politico da riempire ed usurpare, in funzione della celebrazione dello Stato di Israele e del genocidio che sta compiendo in Palestina. Permettendo un’ Occupazione sionista della piazza nel giorno della Liberazione antifascista romana, partita proprio dalla quella stessa piazza nel settembre ‘43.

Una tale postura politica infanga anche la memoria delle migliaia di studenti, operai, antifascisti e comunisti che, proprio su convocazione dell’ANPI, il 6 luglio del 1960, nella cosiddetta “Seconda” battaglia di Porta San Paolo, presidiarono e si batterono proprio in quella stessa piazza, protestando contro il Governo Tambroni sostenuto dai neofascisti missini e che Carlo Levi descrisse come “…coloro che hanno in questi giorni cambiato, inattesi, le vicende, messo in moto una realtà italiana che sembrava stagnante, corrotta, senza uscite né speranze…”.

Una decisione che tradisce persino i suoi statuti che stabiliscono di “dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione”, disconoscendo alla Resistenza arabo-palestinese la legittimità dell’azione di resistenza partigiana che sta conducendo contro l’Occupazione sionista.

Sempre lo stesso piazzale, consacrato alla nuova Resistenza antisionista dalle contestazioni dell’anno scorso, ma soprattutto dalle migliaia di antisioniste e antisionisti che il 5 ottobre 2024 decisero di insubordinarsi al divieto governativo e poliziesco di manifestare – sollecitato dall’ambasciata israeliana …-.

Nel quadro di revisionismo e collaborazionismo tra sinistra di Stato, movimento sionista e istituzioni, che rinnega la memoria storica e serve la narrazione del genocidio in Palestina, la partecipata assemblea antifascista e antisionista cittadina tenutasi all’Università il 15 aprile ha deciso di fare insieme un passo in avanti, unitariamente, per scongiurare che vengano infangati i gloriosi episodi della Battaglia di Porta San Paolo e della strenua Resistenza popolare contro le forze nazifasciste e che culminò con le insurrezioni popolari della Primavera del 1945.

Spetta a noi tutte e tutti attuare oggi gli insegnamenti di lotta e solidarietà che la Resistenza ci ha lasciato: lottando come contemporanei partigiani antifasciste-i e antisionisti-e, da militanti, le grandi battaglie del nostro tempo, diverse per forma ma non per giustezza e necessità.

Rendiamo omaggio al Memoriale Partigiano alle ore 8,00 a Porta San Paolo

IERI COME OGGI, RESISTENZA SEMPRE!