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Le carceri sono un inferno

Siamo nel bel mezzo di una ondata di calore intensa, asfissiante, opprimente: il nostro pensiero non può non andare alle persone detenute.
Per quanto solidali difficilmente possiamo capire cosa voglia dire trascorrere queste giornate in celle sovraffollate – veri e propri forni con temperature fino a 50° percepiti – carenti dal punto di vista igienico e strutturale con tutto quello che ne consegue in termini di tenuta fisica e mentale per i/le carcerati/e

E la politica che cosa fa?

In questi giorni abbiamo avuto modo di ascoltare le dichiarazioni del presidente della Repubblica e di vari parlamentari: un coro di indignazione per “l’ emergenza carceri” a cui si è aggiunta anche la lettera inviata dal carcere di Rebibbia da Gianni Alemanno – ex sindaco di Roma, esponente di spicco delle Msi e di Alleanza Nazionale – che criticava la politica di non occuparsi né interessarsi della condizione di chi si trova in galera. Due cose veloci le vogliamo dire a costoro:

– Al presidente della Repubblica vorremmo chiedere come si concilia la sua preoccupazione per le persone detenute con la firma al nuovo pacchetto sicurezza che spalancherà più facilmente le porte del carcere, punendo ogni forma di protesta perché si trova recluso/a.

– Ai vari esponenti politici indignati ricordiamo di appartenere a partiti che hanno lavorato/plaudito/appoggiato/accettato politiche securitarie volte a punire i poveri e i marginali e non a combattere povertà e marginalità ( questo vale anche per Alemanno, verso cui nutriamo un profondo disprezzo politico che non cancella ciò che pensiamo sulla solidarietà da destinare a chiunque si trovi recluso/a).

Ben vengano le prese di posizione se accendono i riflettori sui problemi ma senza farsi illusioni che si andrà oltre le parole: il carcere funziona così essendo organico al sistema economico e sociale di sfruttamento in cui viviamo.
Tocca a noi, sfruttati e sfruttate, unire le rivendicazioni immediate – miglioramento delle condizioni detentive- alla prospettiva anticapitalista più complessiva che faccia a meno del carcere come apice della piramide repressiva

Con questo caldo pensa a chi è recluso: libertà per tutte le persone detenute!