
Il 9 e 10 luglio saremo a L’Aquila per Anan. Due giorni fondamentali per supportare Anan Yaeesh, partigiano palestinese detenuto nel carcere di Terni, imputato in un processo che va ben oltre la sua persona.
Il 9 luglio alle ore 9:30 e il 10 luglio alle ore 10:30 ci saranno due presidi davanti alla Corte d’Assise de L’Aquila, durante le udienze più decisive di questo procedimento giudiziario che mira a colpire la legittima resistenza palestinese e, con essa, ogni forma di dissenso, solidarietà e impegno politico in Italia.
Anan è nato nel 1987 a Tulkarem, in Cisgiordania, e ha vissuto fin da giovane la violenza dell’occupazione sionista. Durante la Seconda Intifada ha partecipato alla resistenza popolare contro l’oppressione militare e coloniale “israeliana”, pagando un prezzo altissimo: oltre quattro anni di prigione e gravi ferite riportate nel 2006, quando le forze di occupazione tentarono di assassinarlo. Oggi è nuovamente sotto processo, in Italia, per il suo passato di resistenza, riconosciuto come diritto legittimo dal diritto internazionale.
La sua vicenda è un attacco politico e concreto alla causa palestinese, ma anche un pericoloso precedente: si vuole criminalizzare la solidarietà e zittire chi si oppone al genocidio e al colonialismo sionista. Per questo non possiamo restare a guardare.
Invitiamo tutte le realtà solidali, i collettivi, i movimenti sociali, le persone che hanno a cuore la giustizia e la libertà a scendere a L’Aquila il 9 e 10 luglio. Facciamoci vedere, facciamoci sentire. Nessuno deve restare solo.
LIBERTÀ PER ANAN YAEESH
LA RESISTENZA NON SI ARRESTA
LA RESISTENZA NON SI PROCESSA