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Maja rischia un condanna fino a 24 anni. Il 12 febbraio nuova udienza per Gino.

Il procuratore generale di Budapest ha chiesto 14 anni di carcere per Maja in cambio della sua ammissione di responsabilità. In caso contrario la pena potrebbe arrivare fino a 24 anni!

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La campagna per la sua liberazione parla del futuro di tutte e tutti gli imputati per i fatti di Budapest, presenti e futuri. Rompere le maglie della repressione e accendere i riflettori su Maja significa lottare anche per Gino, Hanna e le/gli ANTIFA tutt*.

Oggi il Tribunale francese invece ha accolto la richiesta degli avvocati di Gino di richiedere un approfondimento informativo sulle condizioni detentive e sullo svolgimento di un eventuale processo in Ungheria, in special modo per avere garanzia che la disamina dei fatti e non le sue opinioni politiche siano oggetto di giudizio.
e sulle condizioni in carcere l’Ungheria può tergiversare o omettere, sarà quasi impossibile per loro dare prova di un’imparzialità a processo, stando anche alle molteplici dichiarazioni dei portavoce di Orban riguardo a questi fatti.

L’Ungheria dovrà fornire queste informazioni supplementari entro 15 giorni e qualora non fossero inviate Gino non verrà estradato.
Nel frattempo lui continua ad essere detenuto a Fresnes.
Gino in aula ha potuto parlare brevemente con la sua famiglia e sembra stare bene.

La notizia è momentaneamente positiva ma è più importante che mai mantenere la mobilitazione!

La prossima udienza è fissata per il 12 febbraio 2025.