AGGIORNAMENTO 10 DICEMBRE
COMUNICATO DI UDAP

TIZIANO È LIBERO!
Si è tenuta oggi l’ultima udienza del processo a Tiziano per i fatti del 5 ottobre – dopo l’arresto, i domiciliari e le diverse sedute nel corso degli ultimi mesi, si è andati a giudizio: la sentenza è di 2 anni con sospensione della pena e foglio di via di un anno, Tiziano torna quindi finalmente libero.
Resta l’amarezza di una condanna tutta politica, proprio come le misure repressive attuate a ridosso e durante la manifestazione in solidarietà con la resistenza del popolo palestinese e libanese di ottobre scorso.
In concomitanza con l’udienza si è tenuto a Piazzale Clodio un presidio di solidarietà – di seguito un breve report:
PRESIDIO PER TIZIANO – IL 5 OTTOBRE CI ERAVAMO TUTTI!
Oggi, martedì 10 dicembre, si è tenuto un presidio a Piazzale Clodio, davanti al Tribunale, in occasione dell’udienza per i fatti del 5 ottobre scorso. Circa 50 persone hanno partecipato, esprimendo il proprio sostegno a Tiziano L., arrestato durante la manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese e contro la repressione della solidarietà con la Palestina.
La manifestazione del 5 ottobre, svoltasi ad un anno dall’inizio del genocidio perpetrato da Israele contro il popolo palestinese, è stata brutalmente repressa. Nonostante oltre 1600 identificazioni, numerosi blocchi degli autobus in arrivo, decine di fogli di via e denunce, oltre 15.000 persone sono riuscite a radunarsi nella zona di Piramide e Porta San Paolo, luoghi simbolici di resistenza contro il fascismo.
Durante il presidio i partecipanti hanno ribadito la vicinanza a Tiziano e a tutti coloro che, come lui, sono stati colpiti dalla repressione per aver esercitato il diritto di manifestare contro l’occupazione israeliana e contro la criminalizzazione dei movimenti di solidarietà.
È stata sottolineata la volontà di non consentire che misure repressive, come il DDL 1660 (Decreto Sicurezza), vengano utilizzate per colpire non solo la mobilitazione per la Palestina, ma tutte le avanguardie della lotta politica in Italia.
COMUNICATO RETE LIBER/I DI LOTTARE

TIZIANO È LIBERO!
Ci arriva in questo momento un aggiornamento dal presidio in solidarietà: Tiziano è libero!
Il PM avevo chiesto 3 anni e 4 mesi di condanna.
A Tiziano sono state riconosciute le attenuanti generiche: è stato quindi condannato a 2 anni con sospensione della pena e esce dal processo con un foglio di via di 1 anno.
In virtù di tutto questo i domiciliari sono stati revocati.
Siamo felici del fatto che sia libero e oggi l’importante è quello.
Sarà lui assieme ai suoi avvocati a decidere sul ricorso rispetto ad una sentenza che rimane comunque ingiusta.
Dal canto nostro continueremo comunque a sostenerlo perché ribadiamo che in quella Piazza c’eravamo tutti e tutte.
Continuiamo a mobilitarci contro la guerra, al fianco della Resistenza palestinese e libanese, contro le politiche guerrafondaie del governo Meloni.
Alcune immaggini dal presidio in piazzale Clodio davanti al tribunale di Roma




AGGIORNAMENTO 6 DICEMBRE

Tiziano libero!
Il 5 ottobre ci eravamo tutti!
Aderiamo e partecipiamo numerosi al presidio indetto dalla famiglia e dagli amici di Tiziano Lovisolo in occasione dell’udienza che si terrà a Roma martedì 10 dicembre.
Martedì 10 dicembre si svolgerà quindi una nuova udienza per Tiziano, arrestato durante la manifestazione del 5 ottobre e reso capro espiatorio di una giornata di repressione e violenza da parte delle autorità italiane.
Tiziano, come noi tutti, in quella giornata era sceso in piazza al fianco del popolo palestinese e libanese, restiamogli a fianco e mostriamogli solidarietà in tanti davanti al tribunale alla prossima udienza!
L’appuntamento è per martedì 10 dicembre alle ore 13:00 a Piazzale Clodio.
AGGIORNAMENTO 2 DICEMBRE
Aggiornamenti dal processo di Tiziano
L’udienza del 10 dicembre andrà a sentenza
Martedì 10 dicembre si svolgerà quindi una nuova udienza per Tiziano, arrestato durante la manifestazione del 5 ottobre e reso capro espiatorio di una giornata di repressione e violenza da parte del governo italiano.
Tiziano, come noi tutti, in quella giornata era sceso in piazza al fianco del popolo palestinese e libanese, restiamogli a fianco e mostriamoli solidarietà in tanti davanti al tribunale alla prossima udienza!
AGGIORNAMENTO 29 NOVEMBRE

NON LASCIAMO SOLO TIZIANO
Il 2 dicembre ci sarà una nuova udienza per Tiziano, arrestato durante la manifestazione del 5 ottobre: facciamo la nostra vicinanza a chi sta affrontando un processo perché , come tutti e tutte noi, era in quella piazza al fianco del popolo libanese e della resistenza palestinese, per fermare guerra, g3n0c1di0, politiche guerrafondaie del governo Meloni, ddl1660!
COSA POSSIAMO FARE?
Prendiamo un foglio oppure un cartellone, e, con una penna, una matita, un pastello scriviamo : “TIZIANO LIBERO: il 5 ottobre c’eravamo tutte e tutti!”. Eventualmente, è possibile scrivere anche la città di provenienza oppure indicarla nel post.
Pubblicheremo un post su Instagram con tutto ciò che verrà preparato; è possibile aggiungere direttamente sul post o inviare la foto del lavoro in direct a @noddl1660
Restiamo al fianco di Tiziano!
AGGIORNAMENTO 25 NOVEMBRE
Striscioni apparsi a Napoli, Mestre, Aversa, Firenze, Modena, Salerno, Torino, Perugia








AGGIORNAMENTO 14 NOVEMBRE

STAMANI DAL TRIBUNALE DI ROMA
Udienza rinviata al 2 dicembre , confermati domiciliari per Tiziano.
Continuiamo a mobilitarci per fermare guerra, SlONlSMO, GENOClDlO, DDL 1660 e governo Meloni.
Il 5 ottobre a Roma c’eravamo tutte e tutti: TIZIANO LIBERO SUBITO!
AGGIORNAMENTO DEL 13 NOVEMBRE

ZEROCALCARE IN SOLIDARIETA’ PER TIZIANO: LIBERO SUBITO!
Giovedì 14 novembre ore 11.30.
Piazzale Clodio, Roma: presidio in solidarietà per chiedere l’immediata liberazione di Tiziano.
Rilanciamo una campagna di sostegno e solidarietà ai/alle colpiti/e dalle misure repressive del 5 ottobre, per la revoca dei 51 fogli di via e, soprattutto, per la liberazione immediata di Tiziano.
Libere e liberi di lottare contro la guerra e contro lo stato di polizia!
Revoca di tutti i fogli di via e gli obblighi di firma!
Libertà immediata per Tiziano: il 5 ottobre c’eravamo tutti e tutte!
Fermiamo il DDL 1660!
AGGIORNAMENTO 7 NOVEMBRE
Giovedì 14 novembre ore 11.30.
Piazzale Clodio, Roma: presidio in solidarietà per chiedere l’immediata liberazione di Tiziano.
Rilanciamo una campagna di sostegno e solidarietà ai/alle colpiti/e dalle misure repressive del 5 ottobre, per la revoca dei 51 fogli di via e, soprattutto, per la liberazione immediata di Tiziano.
Libere e liberi di lottare contro la guerra e contro lo stato di polizia!
Revoca di tutti i fogli di via e gli obblighi di firma!
Libertà immediata per Tiziano: il 5 ottobre c’eravamo tutti e tutte!
Fermiamo il DDL 1660!
IL 14 NOVEMBRE A ROMA CI SARA’ L’UDIENZA DI TIZIANO, IN PIAZZALE CLODIO H.12:00. CHIAMIAMO AD UN PRESIDIO DAVANTI AL TRIBUNALE, ALLE H.11:30.
In un mondo che condanna un ragazzo per aver lottato per chiedere la fine del genocidio e contro la repressione militare messa in campo dal governo, noi sappiamo da che parte stare: a Roma il 5 ottobre c’eravamo tutt3, come saremo in ogni ovunque per gridare Palestina Libera.
Dalla parte di chi sceglie di lottare, di alzare la testa e di rispondere alle intimidazioni di un governo complice del massacro che sta avvenendo.
Dalla parte di chi, davanti ad un mondo che sempre più chiama alle armi, sceglie di schierare il proprio corpo per il riscatto e la libertà di tutt3!
Per chi volesse continuare a sostenere la raccolta fondi, siccome le spese legali sono più alte di quel che pensavamo:
https://www.gofundme.com/f/tiziano-lovisolo?utm_campaign=man_ss_icons&utm_medium=customer&utm_source=copy_link
FACCIAMO GIRARE, GRAZIE!!!
AGGIORNAMENTO 7 OTTOBRE
TIZIANO LIBERO, SUBITO!
LIBERE/I DI LOTTARE VS GUERRA, DDL 1660, GENOCIDIO!

Lunedì 7 ottobre, al termine dell’udienza per direttissima, in attesa dell’inizio del processo previsto per metà novembre, sono stati disposti gli arresti domiciliari per Tiziano, in piazza a Roma il 5 ottobre assieme a più 15.000 persone.
Non lasceremo solo Tiziano, non lasceremo solo chi ha preso i fogli di via per poter manifestare contro l’escalation bellica, il g3n0c1di0 del popolo p4l3st1nes3, l’approvazione del DDL 1660.
In quella piazza c’eravamo tutti e tutte.
APPELLO ALLA SOLIDARIETÀ
Questo appello nasce ad una settimana dalla manifestazione del 5 Ottobre scorso quando più di 10.000 persone hanno violato i divieti del governo e della questura di Roma per manifestare la loro solidarietà alla resistenza palestinese e al popolo libanese, e per lottare contro la guerra e contro l’approvazione del DDL 1660, il nuovo “pacchetto sicurezza”.
Questo, nonostante il clima di criminalizzazione e di terrore creato dal governo e le misure adottate dalla questura di Roma per provare, invano, a scoraggiare qualunque forma di partecipazione alla giornata.
Il 5 Ottobre la questura di Roma ha fatto un uso sistematico della repressione preventiva, un meccanismo che si va sempre più consolidando ed estendendo: percorsi obbligati in modo da impedire di raggiungere i palazzi del potere; controlli, perquisizioni e identificazioni ai caselli autostradali; militarizzazione delle aree circostanti la piazza del concentramento. In cifre: 1600 identificazioni, 200 persone allontanate dalla città, 51 delle quali colpite da fogli di via, tre denunciati a piede libero, il fermo ed il successivo arresto di Tiziano, ora ai domiciliari in attesa che cominci il processo nei suoi confronti.
La manifestazione del 5 è stata, perciò, la prova preliminare del nuovo pacchetto sicurezza a firma Piantedosi-Nordio-Crosetto: si è provato a mettere a tacere ogni voce di dissenso e di protesta. Con i venti di guerra che soffiano impetuosi, la situazione non farà altro che peggiorare con i governi occidentali che hanno la necessità di silenziare le lotte sociali per compattare il fronte interno. Con il DDL 1660 l’esecutivo Meloni prepara un salto di qualità nella repressione di tutte le lotte, operaie, sociali, ecologiste, a cominciare dalle proteste contro la sempre più marcata tendenza alla guerra e all’instaurazione di un’economia di guerra, e di una disciplina da stato di guerra nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nella società. Dobbiamo reagire con forza a questo corso repressivo, come abbiamo fatto non accettando il divieto di manifestare il 5 Ottobre.
Non possiamo, poi, accettare che il foglio di via diventa qualcosa di normale: i 51 comminati dalla questura di Roma a persone che “presumibilmente” si trovavano in città per commettere atti illeciti, essendo interessati/e da procedimenti in corso per iniziative di lotta e per manifestazioni, trasforma la presunzione di innocenza in presunzione di colpa. Né possiamo accettare altre misure preventive come gli obblighi di firma comminati a chi lotta contro la guerra, com’è accaduto a Napoli a chi manifestava contro il sostegno della RAI al genocidio sionista in Palestina, e com’è avvenuto a Palermo a chi denunciava i profitti miliardari di industrie di morte quale Leonardo, come Luigi Spera, tuttora in carcere per un’azione dimostrativa nei confronti del fiore all’occhiello della industria bellica italiana.
Rispetto a tutto ciò è necessaria una presa di parola collettiva, con una campagna di sostegno e solidarietà ai colpiti dalle misure repressive del 5 Ottobre, per l’immediata revoca dei 51 fogli di via e per la liberazione immediata di Tiziano.
Criminale non è chi lotta contro la guerra, ma chi contribuisce con ogni mezzo al genocidio in Palestina e fomenta gli scenari bellici in allargamento in tutto il mondo. La presa di parola non riguarda soltanto noi che facciamo parte della Rete: deve coinvolgere tutta quella parte della società, i lavoratori anzitutto, ma anche i giuristi e le giuriste autenticamente democratici, gli artisti e le artiste sensibili al rifiuto dell’oppressione, gli operatori dell’informazione non allineati, che avvertono il doppio grande pericolo che incombe su tutti/e: lo stato di polizia, la guerra alle porte.
Affermiamo con forza: libere e liberi di lottare contro la guerra e contro lo stato di polizia! Revoca di tutti i fogli di via e gli obblighi di firma! Libertà immediata per Tiziano! Fermiamo il DDL 1660!
Rete Liberi/e di lottare – Fermiamo insieme il DDL 1660 – fermiamoidecretisicurezza@gmail.com