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Contro guerre, genocidio e riarmo: 2 agosto 2025 corteo NoMUOS

Se prima nei nostri appelli e documenti denunciavamo la tendenza alla guerra, oggi, purtroppo, siamo costretti a registrare che la tendenza è diventata realtà e ha assunto i caratteri della guerra guerreggiata.L’intervento diretto Usa, dopo 12 giorni di conflitto tra “Israele” e Iran, segna un avanzamento verso il baratro della terza guerra mondiale; si aggiunge, infatti, allo scontro già in atto tra Russia ed Ucraina, una guerra indiretta tra due potenze: la Russia e la Cina sullo sfondo da una parte, e gli Stati Uniti e l’Unione Europea, come servo sciocco, dall’altra; si aggiunge inoltre al genocidio del popolo palestinese, con i brutali

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11 ottobre 2025 CORTEO A FIRENZE

Dopo l’ufficializzazione dell’insediamento del Comando NATO a Firenze, il Comitato rilancia la mobilitazione con un corteo fissato per il prossimo 11 ottobre. Sarà una manifestazione che partendo dal particolare e da ciò che accade sul terriotrio fiorentino cercherà di essere uno dei passaggi che segneranno l’autunno nella lotta contro la presenza sempre più invasiva degli insediamenti militari sui nostri territorio, contro la guerra e l’economia di guerra.

9 E 10 LUGLIO TUTTE E TUTTI A L’AQUILA PER ANAN

Il 9 e 10 luglio saremo a L’Aquila per Anan. Due giorni fondamentali per supportare Anan Yaeesh, partigiano palestinese detenuto nel carcere di Terni, imputato in un processo che va ben oltre la sua persona. Il 9 luglio alle ore 9:30 e il 10 luglio alle ore 10:30 ci saranno due presidi davanti alla Corte d’Assise de L’Aquila, durante le udienze più decisive di questo procedimento giudiziario che mira a colpire la legittima resistenza palestinese e, con essa, ogni forma di dissenso, solidarietà e impegno politico in Italia. Anan è nato nel 1987 a Tulkarem, in Cisgiordania, e ha vissuto

LA SOLIDARIERÀ È UN’ARMA. USIAMOLA!

Dal 12 aprile il DL 11 aprile 2025, n. 48 è in vigore. Il disegno di legge ex-1660, poi 1236, bloccato in Senato, è stato riproposto come decreto-legge e approvato in Consiglio dei Ministri: istantanea è stata la firma del Presidente della Repubblica e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Con la ratifica del Parlamento, infine, il decreto è stato definitivamente recepito. Dell’originario disegno sono stati ripresi tutti gli articoli, salvo quelli modificati a seguito dei rilievi del Presidente della Repubblica: ma la natura profondamente repressiva della legge non cambia. Da quel momento i suoi effetti non hanno tardato a

Dichiarazione della campagna #MaskOffMaersk: Fermare le spedizioni di F-35 a Israele – Porre fine alla complicità di Maersk nel Genocidio – Porre fine all’impunità per Leonardo S.p.A

Noi, rappresentanti dei movimenti e organizzazioni sottoscritte, siamo uniti nell’opposizione ai continui trasferimenti illegali di forniture militari a Israele, che consentono il genocidio in corso contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza, ai brutali attacchi e alla pulizia etnica nella Cisgiordania occupata e al regime di apartheid coloniale contro i palestinesi. Chiediamo urgente azione di mobilitazione contro le correnti spedizioni di equipaggiamento per la catena di approvvigionamento degli F-35 e di altro materiale militare (inclusi prodotti a duplice uso civile/militare) trasportato dalle navi della compagnia Maersk dallo stabilimento n.4 dell’aeronautica militare statunitense, gestito da Lockheed Martin, a Fort Worth in

CCU MANCIA FA MUDDICHI: AGGIORNAMENTI SULLA REPRESSIONE CONTRO IL MOVIMENTO NO MUOS

10 Maggio 2025 Mentre la guerra sul fronte esterno continua, con accelerazioni continue tra il costosissimo piano per il riarmo europeo (costosissimo non solo a livello economico ma anche sociale), vani cessate il fuoco davanti a un genocidio le cui radici hanno più di 70 anni e crimini di guerra commessi ormai giornalmente sia in Palestina che in Ucraina, anche la guerra sul fronte interno non si arresta. Anzi, corre anch’essa velocissima, affilando le sue armi con nuove leggi e diventando sempre più aggressiva.Scriviamo queste righe a pochi giorni dalla firma di Mattarella sull’ex DDL 1660, diventato decreto, e approvato