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Seajewel, Sigonella: l’Italia è sempre più coinvolta nella Terza guerra mondiale!

05 marzo 2025

Una petroliera, la Seajewel, nella notte tra il 15 e il 16 febbraio è stata sabotata da incursori sconosciuti mentre era ferma in rada al largo di Vado Ligure attraverso l’esplosione di due bombe magnetiche attaccate allo scafo della nave.

Fortunatamente non ci sono state vittime, né sversamenti di petrolio. Questo è uno dei recenti casi di petroliere sabotate in diversi porti europei nelle ultime settimane.

L’attacco non è stato rivendicato, ma il 17 febbraio una delle prime fonti a parlare dell’accaduto è Ukrainskaya Pravda, testata giornalistica Ucraina, che accusa la «Seajewel» di appartenere alla ‘flotta fantasma’ che commercia il petrolio russo in violazione delle sanzioni internazionali.

The Weapon Watch1 riporta che

la «Seajewel», che naviga sotto bandiera di Malta, appartiene ed è gestita dalla società armatrice greca Thenamaris, un colosso dello shipping internazionale che gestisce 93 navi tra cisterne, rinfuse e gasiere. Negli ultimi due mesi ha toccato nell’ordine i porti di Salonicco, Ceyhan (Turchia), Istanbul, Costanza (Romania), Fos-Marsiglia e Arzew, in Algeria, prima di raggiungere Vado. Se ha ‘triangolato’ petrolio russo può averlo caricato in Turchia e/o in Romania, entrambi paesi NATO che però – secondo gli ucraini – sono piattaforme di smistamento di greggio sanzionato. Al momento dell’attentato, la nave stava sbarcando greggio alle boe Sarpom di Vado Ligure, greggio destinato a raggiungere via oleodotto la raffineria Sarpom/IP-API di San Martino di Trecate (Novara), il primo operatore privato in Italia nel settore della distribuzione dei carburanti, che negli anni ha inglobato le reti già dei marchi Total, ERG, IP, Esso ed API. Si è minacciata quindi la sicurezza degli approvvigionamenti di una delle principali arterie energetiche del nostro paese, vitale per l’economia nazionale.”

E’ certo che si è evitato per un soffio un disastro ambientale sulle coste liguri. La guerra che ci sembra lontana, in diretta online o sui siti di geopolitica ha effetti anche sull’uscio di casa, molto vicino a noi. La partecipazione dell’Italia alla guerra in Ucraina è reale, molto più di quanto possiamo credere.

Questo avvenimento fa il paio con l’allarme scattato all’interno della base statunitense di Sigonella avvenuto il 26 febbraio scorso, blindata per circa due ore per una sospetta autobomba, allarme fatto rientrare e giustificato come un “semplice” controllo ai cancelli della base.

Al netto di sospetti e allarmi e al netto del fatto che, per fortuna, l’allarme alla base di Sigonella dove lavorano decine di civili italiani si sia rivelato solo un allarme e che l’attentato alla Seajewel per quanto grave non abbia causato danni, ciò accade perché il nostro paese è sempre più coinvolto nella Terza guerra mondiale.

L’Italia è un retroterra strategico della Nato, principale promotrice della guerra mondiale a cui l’Italia partecipa ogni giorno di più, impoverendo e affamando i lavoratori del nostro paese. Sempre più risorse vengono destinate alla corsa al riarmo, alla conversione industriale in funzione bellica, ad accordi economici internazionali legati alle logiche di guerra che colpiscono sempre di più i lavoratori che vivono del nostro paese: dal caro energia all’inflazione sui beni di consumo, allo smantellamento di tutte quelle aziende che non fanno lauti profitti con il sistema della guerra, lasciando a casa decine di migliaia di lavoratori.

Il fatto stesso che il governo Meloni nulla abbia da dichiarare riguardo l’attentato terroristico alla Seajewel dimostra chiaramente l’indirizzo del governo: continuare a operare al soldo degli USA e della NATO nella promozione della guerra mondiale anche a costo che il nostro paese sia bersaglio di attacchi e attentati.

Anche per questi motivi dobbiamo rendere il 4-5-6 aprile prossimi giornate di mobilitazione contro la NATO.

CHIUDIAMO LE BASI NATO-USA!

4-5-6 APRILE 2025: GIORNATE DI MOBILITAZIONE CONTRO LA NATO E LA GUERRA!

76 ANNI DI NATO SONO ABBASTANZA: MOBILITIAMOCI IN OGNI CITTA’!

1https://www.weaponwatch.net/2025/02/25/con-lattentato-alla-petroliera-di-vado-ligure-la-guerra-ci-e-entrata-in-casa/