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SOLIDARIETA’ CON NO MUOS E AFORAS

Il comitato fiorentino “No comando NATO né a Firenze né altrove“ esprime piena solidarietà al Movimento No Muos, già duramente aggredito e represso con lanci di lacrimogeni e manganellate durante la manifestazione che si è svolta contro l’installazione Muos a Niscemi, in Sicilia, il 4 agosto 2024.
Esprimiamo solidarietà a questi compagni oggi nuovamente colpiti dall’arrivo di notifiche di apertura di indagini e dall’avvio di procedure per l’emissione di fogli di via nei confronti di alcune compagne, accusate di “travisamento e danneggiamento, con l’aggravante di aver procurato nocumento per una struttura ad uso pubblico”.
La nostra solidarietà nasce dalla comune lotta contro uno stato che continua ad ignorare la volontà popolare ed a reprimere il dissenso verso chi si oppone alle installazioni militari, anche approvando leggi reazionarie e antidemocratiche come il DL 1660, il famigerato decreto sicurezza.
Le strutture militari, come il MUOS, i comandi e le basi, tolgono sovranità e risorse territoriali ed economiche ai cittadini, incidono pesantemente sulla salute degli abitanti e sul territorio, ci coinvolgono in conflitti rendendoci complici di guerre di aggressione e ci mettono a rischio per eventuali ritorsioni belliche.
Per questo riteniamo criminale reprimere una giusta e dovuta manifestazione con manganellate e lacrimogeni, ma ancor più usare forze dell’ordine e magistratura per criminalizzare chi ci ha partecipato in quanto colpisce il diritto di esprimersi e autodeterminarsi del popolo.
Aderiamo quindi anche al campeggio invernale NO MUOS a Niscemi assicurando la nostra presenza.
La lotta del movimento No Muos è la lotta di noi tutti contro l’esercito italiano, l’esercito degli Stati Uniti, la NATO: non vogliamo la loro basi, i loro comandi, la loro retorica bellicista, le loro guerre di aggressione.

Esprimiamo solidarietà al Movimento A FORAS impegnato a lottare contro la colonizzazione e la militarizzazione della Sardegna.
Alcuni giorni fa la Questura della città di Cagliari ha fatto perquisire l’abitazione di un militante minorenne tentando di intimidire lui e la sua famiglia, accusandolo di violazione dell’art.639 c.p. per imbrattamento della sede di Sardos Pro-Israele, mostrando ancora una volta che lo Stato italiano è schierato con il sionismo, rendendosi complice del genocidio del popolo palestinese, reprimendo chi si oppone al massacro e chiede una condanna di Israele. Inoltre, è stato riaperto il processo Lince a carico di quarantacinque giovani attivisti contro le basi NATO e le esercitazioni militari in Sardegna. L’accusa è quella di associazione sovversiva per finalità terroristiche: la repressione verso chi vuole manifestare il dissenso è sempre più pesante e sempre più finalizzata impedire di parlare liberamente.

Esprimiamo fortemente questa nostra solidarietà ai due movimenti ancor più oggi, alla vigilia del 4 novembre, giorno nominato da questo governo, su proposta di Maurizio Gasparri, con decreto del marzo scorso, “Festa dell’unità d’Italia e delle forze armate”, vera esaltazione di retorica nazionalista, militarista e identitaria: questa festa non è la nostra festa !

VIA LE BASI USA E NATO DALL’ITALIA