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4 NOV | FIRENZE CITTA’ DELLA PACE O DELLA GUERRA?

APPELLO PER UN PRESIDIO SOTTO AL COMUNE IN OCCASIONE DELLA
SEDUTA DEL CONSIGLIO NELLA GIORNATA DELLA “FESTA” DELLE FORZE ARMATE
LUNEDI’ 4 NOVEMBRE DALLE ORE 14.00 – via de’ Gondi

Rivolgiamo questa domanda, che non è per niente retorica e men che meno scontata, ai lavoratori, agli studenti, alle associazioni, ai comitati e agli organismi, ai partiti, a tutti coloro che subiscono ogni giorno gli effetti della guerra e vogliono farla finita con essa. Parliamo della guerra “esterna” che viene combattuta sui teatri bellici, ma anche di quella “interna” che vediamo quotidianamente ed è fatta di precarietà e disoccupazione, di carovita e affitti alle stelle, di devastazione ambientale e grandi opere inutili se non dannose, di repressione che si allarga sempre di più.
Ci rivolgiamo in particolar modo a coloro che solidarizzano per la causa della Palestina e a quell’indomito popolo, visto che il Comune ha riconosciuto il diritto di avere un suo Stato: che siano conseguenti e comincino a recidere i legami con i sionisti e le loro organizzazioni criminali, strettamente legate alla NATO e alle politiche di guerra!

Facciamo questo appello per invitare i nostri concittadini a partecipare al presidio, che faremo il prossimo 4 novembre sotto il Comune in occasione della seduta del consiglio comunale e della cosiddetta “Festa delle Forze Armate”; una giornata sempre più gonfia di retorica guerrafondaia, che non accettiamo e che rispediamo al mittente.
Poniamo questa domanda ai consiglieri e in particolare alla sindaca Sara Funaro, viste le sue accorate parole dopo la partecipata manifestazione del 26 ottobre, dove ha detto che “Firenze è sempre stata la città della pace e continuerà ad esserlo”. Le parole della sindaca rappresentano l’esatto contrario di ciò che ci dice l’esperienza quotidiana, che è fatta di una crescente e strisciante militarizzazione del territorio e in particolare delle scuole di ogni ordine e grado, di una crescente e legittima paura dei cittadini dell’allargamento dei conflitti che divampano dalla Palestina al Libano fino all’Ucraina, del carovita esploso per le ben note sanzioni alla Federazione Russa che erodono i nostri già magri salari.
Una città che vive così è una città di pace?

Quella affermazione della sindaca è l’esatto contrario del poco o niente (ma per noi è già troppo) che abbiamo scoperto in questo anno e mezzo e cioè il tentativo di installare un comando della NATO alla caserma Predieri a Rovezzano. Non è certamente un atto di pace, cercare di piazzare un simile potenziale bersaglio militare in una zona dove insistono quartieri popolari e popolosi come Rovezzano, Gavinana e Coverciano, a pochissimi km dal Campanile di Giotto, dagli Uffizi, dallo stesso Palazzo Vecchio: è fuori da ogni regola a partire da quelle dell’UNESCO, da ogni misura di sicurezza e anche dal buon senso. E noi non ce lo vogliamo!

Per tutti questi motivi, dalla scorsa estate abbiamo promosso manifestazioni, presidi, convegni, assemblee, non solo per “scoprire la verità” ma soprattutto per mobilitarci nel non far passare questo progetto che riteniamo criminale.
Anche oggi siamo qui per denunciare queste manovre e chiedere conto all’amministrazione della sua responsabilità politica, domani continueremo a lottare perché siamo convinti che solo agendo tutti insieme possiamo far saltare questo progetto che ci mette a rischio tutti.
Non ci fermeremo finché Firenze non sarà realmente città di pace e quindi senza nessun comando NATO, finché le alte città e il resto del paese non seguano questo esempio e caccino la NATO, i sionisti e i guerrafondai di ogni tipo!

UNIAMOCI PER CACCIARE LA NATO E I GUERRAFONDAI DI OGNI GENERE!
IL COMANDO ‘UN VI SI FA FARE, NE’ A FIRENZE NE’ ALTROVE!