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LA QUESTURA VIETA LA PARTE FINALE DEL CORTEO CONTRO LA GUERRA E IL CAROVITA!

Oggi pomeriggio, con appuntamento alle 14.30 in via Mariti, il CORTEO contro la guerra della NATO e il carovita attraverserà le vie di Rifredi.
L’obiettivo è quello di intercettare il malcontento popolare che è aumentato dopo l’annuncio del piano di riarmo da 800 miliardi da parte dell’Unione Europea.
L’aumento delle spese militari ha palesato la contraddizione per cui per anni ci hanno detto che i soldi non c’erano per scuole e ospedali, per abbassare le bollette o tagliare le accise sui carburanti, ma per la guerra e l’industria bellica arriverà una valanga di fondi pubblici.

Il corteo partirà da via Mariti, simbolo della lotta contro lo sfruttamento e i morti sul lavoro.
Arriverà in piazza Dalmazia per poi risalire verso piazza Leopoldo, tornare su via del Romito avviandosi verso la Fortezza dove è in programma il Congresso federale della Lega.

L’obiettivo della contestazione è quello di rendere chiaro che la Lega oggi torna a mentire sulla guerra come ha fatto in passato su bollette, accise e legge Fornero, solo per prendere voti.
Si dichiarano contro il piano di riarmo ma continuano a stare dentro un governo di guerra e fino a poche settimane fa hanno votato tutte le missioni militari e l’invio di armi in Ucraina. Vogliono capitalizzare i disastri che loro stessi hanno creato.

Il corteo vorrebbe arrivare fino a Montelungo, lato Fortezza.
La Questura ha però prescritto il divieto per quest’ultima parte di corteo.
Sarà istituita una zona rossa intorno a tutta la Fortezza dove arbitrariamente verrà deciso chi può e chi non può entrare: se sei accreditato per partecipare al Congresso puoi passare, se vieni riconosciuto come “manifestante” viene rimandato indietro.
Stiamo parlando del fatto che ancora una volta, come ogni volta per le visite di Salvini, ad un’intera area della città viene assegnato uno stato d’eccezione e ne vengono limitati gli accessi e la libera circolazione.
Nel particolare questa volta a chi manifesterà viene impedito addirittura l’accesso alla stazione di Santa Maria Novella e allo stesso parcheggio di Montelungo dove tra l’altro è prevista la fermata del bus navetta anche per coloro che dopo il corteo vogliono raggiungere la ex-GKN.

Dicono di essere contro il riarmo e poi fanno militarizzare un’intera porzione di città per fare il congresso con cui si spartiscono le poltrone.
Questo è il clima che abbiamo davanti, coerente con l’accelerazione sul DDL Sicurezza approvato ieri come Decreto Legge del Consiglio dei ministri della guerra.
Una vergogna! Un motivo in più per scendere in piazza!

Comitato NO Comitato NATO né a Firenze né altrove