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Per una nuova Liberazione nazionale, cacciamo la NATO dall’Italia!

A 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale e dalla vittoria della Resistenza, la guerra civile per la Liberazione, e a quasi 40 dalla caduta del Muro di Berlino, quale può essere oggi lo scopo della NATO se non quello di alimentare il “complesso militare-industriale” e continuare ad alimentare la tendenza alla guerra di USA, UE e sionisti.
Per noi del comitato No comando NATO né a Firenze né altrove, celebrare il 25 aprile significa proseguire la lotta, urgente, per liberarci da tutte le basi militari statunitensi presenti sul nostro territorio.
Gli Stati Uniti hanno trasformato il nostro Paese in una colonia del loro impero. Ci fu un passaggio di chiavi da un carceriere all’altro, e ci siamo ritrovati sotto un nuovo dominio, legittimato dalla retorica della libertà e della democrazia.
Stiamo ben attenti, Trump non ha mai detto che la NATO non gli piace o la smantellerà (anzi, a Ghedi (BS) sono già arrivate le bombe atomiche di “nuova generazione”): ha solo chiesto più soldi agli “alleati”. E li ha ottenuti, con il governo Meloni totalmente asservito. Nessuno tra i potenti del mondo vuole smantellare l’Alleanza: la vogliono solo più forte, più armata, più invasiva.
Ufficialmente, le basi USA in Italia sono 113, ma non si conoscono né il numero esatto né la natura delle armi e dei mezzi presenti nelle strutture segrete e navali. Intanto il governo italiano, orgoglioso delle sue “missioni di pace”, partecipa attivamente all’Alleanza, diventando complice delle sue politiche di ingerenza e occupazione.
In Italia abbiamo quattro tipi di basi militari: quelle in concessione agli USA dagli anni ’50 (con controllo formale italiano ma potere effettivo americano), incluse almeno 20 strutture segrete; quelle solo NATO; le basi italiane messe a disposizione dell’Alleanza; e le basi a comando congiunto, come il Comando Multi-National Division South (MND-S) che si vuole insediare a Rovezzano e contro il quale il Comitato NCN si batte da due anni.
Mentre celebriamo la Vittoria della Resistenza che ci ha dato quella Costituzione scritta col sangue dei partigiani, ricordiamo che il Presidente della Repubblica, festeggiando il 75mo dall’accordo, il 4 aprile del 2024, esalta la NATO come “carattere costitutivo dell’identità nazionale”. È un tradimento: della Resistenza, della Liberazione, della sovranità popolare. Non lasciamo che i
ministri-mercanti d’armi alla Crosetto ci impongano altre servitù!
Nel paese ci sono tanti altri comitati come il nostro, coordinamenti, collettivi e associazioni che si battono contro la militarizzazione dei territori e delle scuole, che come noi intendono impedire altri scempi e impedire di rendere le nostre città degli scudi delle retrovie per le manovre dei guerrafondai. E’ una forza che cresce e che ha un obiettivo comune: liberarsi dei guerrafondai e delle loro sporche manovre. Siamo consapevoli che nessuna vera Liberazione è possibile finché restiamo nella NATO. Oggi più che mai diciamo: no all’occupazione militare, no alla NATO in Italia, unitevi alla nostra lotta!

No Comando NATO né a Firenze né altrove