Mercoledì 21 maggio si è tenuto il Consiglio comunale di Bagno a Ripoli.
Al punto 7 dell’ordine del giorno era fissata la “mozione presentata dal Gruppo Per una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli per azioni di rifiuto dell’insediamento di un comando NATO a Rovezzano.”
L’esito del voto è stato quello di 3 voti favorevoli dei consiglieri di Cittadinanza Attiva e Bagno a Ripoli Futura, e 11 contrari da parte dei consiglieri del Partito Democratico e di Fratelli d’Italia.
Presentiamo di seguito il video con alcuni estratti degli interventi: quello di presentazione della mozione e quelli di dichiarazione di voto contrario.
L’intervento del Pd, il cui relatore era il capogruppo, è stato un intervento populista, reazionario e revisionista.
Le premesse non potevano che essere la solita vuota retorica sulla pace, ma secondo lui “ci sono strade diverse per raggiungerla”.
Infatti ha dichiarato che “50 anni di pace” ci sarebbero stati garantiti proprio dalla deterrenza militare della NATO e che la pace sarebbe stata messa in discussione dalle guerre causate prima dall’Unione Sovietica e poi dalla Russia: scopriamo che la Russia avrebbe attaccato l’Ucraina nel 2014 e nel 2015 addirittura la Siria.
Quindi pone la domanda: “se verremo attaccati noi, ci possiamo difendere?”
Tocca la vetta massima quando fa notare al consiglio che il Comitato NO Comando NATO con l’espressione “né a Firenze né altrove” esplicita nel proprio stesso nome il rifiuto, non solo del Comando, ma della NATO in generale.
Un esercizio di astuzia e perspicacia che lo porta a sbottare contro quella “parte della sinistra che da sempre è contro la NATO” come per esempio, aggiungiamo noi, i Partigiani della Pace uno dei cui fondatori fu il Comandante Gracco. Lo diciamo perché forse sarebbe arrivato il momento che il Pd smettesse di usare la Resistenza e, sul territorio ripolese, il nome della Brigata Sinigaglia per farsi campagna elettorale.
L’invettiva del capogruppo del Pd si conclude con la dichiarazione di contrarietà alla mozione perché “in contrasto con tutti i suoi principi e quelli del suo gruppo consiliare.”
Il consigliere di Fratelli d’Italia invece, molto più sinteticamente, si è congratulato con il capogruppo del Pd concentrandosi su quello che ha definito il “bicchiere mezzo pieno”: le opportunità che l’insediamento del Comando offrirebbero al territorio comprese quelle economiche e immobiliari.
Questo è un fattore molto importante per il consigliere visti i pochi fondi con cui sono costretti ad operare gli enti locali.
Non gli è venuto il dubbio che questi vengano drenati dall’impennata delle spese militari destinate a salire ancora proprio su esplicita richiesta della NATO?
A Bagno a Ripoli ormai Pd e Fratelli d’Italia vanno a braccetto.
Poche settimane fa avevano votato insieme una mozione per l’intitolazione di una piazza ai cosiddetti “martiri delle foibe”: quale occasione migliore per un richiamo all’unità nazionale contro le orde comuniste e le popolazioni slave!
Vi consigliamo una visione attenta e critica, vi chiediamo di far girare questo contenuto ma soprattutto… di unirvi alla nostra lotta, organizzarvi con noi e scendere in piazza contro il Comando e la guerra della NATO!