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Dal Comune di Firenze nessuna presa di posizione politica. Si continua a parlare solo di tecnicismi

Ancora una volta la Giunta di Palazzo Vecchio è stata messa davanti alle proprie responsabilità politiche sul Comando NATO, su Carrai e sulla presenza dei militari che presidiano piazza Signoria.
Dalle parole dell’assessore Bettarini noi capiamo solo una cosa: la questione politica non vuole essere affrontata perché altrimenti il Partito Democratico dovrebbe chiarire che sulla guerra e la NATO è sostanzialmente in linea con il governo.
L’assessore allora batte in ritirata rispondendo alle domande solo da un punto di vista tecnico. Lungo è l’elenco degli articoli, dei commi e delle leggi per dire che l’amministrazione comunale non ha competenze in materia.
Lo stesso vale per il Console onorario di Israele Marco Carrai che continua a occupare il suo posto nella Fondazione Meyer: “le risposte sono già state date nelle sedi opportune e questa materia non è nostra competenza”.
Sulla presenza dei militari in piazza Signoria invece non hanno proprio informazioni. A breve le daremo noi.

Solo su un aspetto l’assessore prova ad argomentare con affermazioni che vanno oltre il tecnicismo cercando di rassicurare la popolazione sul fatto che nella caserma Predieri non vi saranno mezzi d’arma pesante.

Proviamo a spiegarci meglio:

  • Il Comando NATO di Rovezzano avrà compiti strategici. In guerra un simile Comando è un obiettivo militare a prescindere dalla presenza o meno di sistema d’arma. Certo che, in mondo che corre al riarmo, descrivere un Comando NATO come “disarmato” farebbe quasi sorridere se non stessimo parlando di guerra.
  • Vorremmo poi chiarire un altro aspetto: è evidente che la questione degli “scudi missilistici” sia un tema di cui si parla ormai quotidianamente. Non esiste al mondo comando o centro strategico militare che non abbia difese simili. Dove verranno installate quelle che dovrebbero difendere la Caserma Predieri?

Il fatto che, con tanta superficialità, questo dibattito venga ridotto ad una misera questione tecnica rende ancora più grottesca tutta la vicenda e per questo ancora più importante la risposta e la mobilitazione popolare.