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Solidarietà per gli attivisti di Trieste contro NATO e militarizzazione

Alcuni giorni fa ci è arrivata la notizia che sono state effettuate ben 11 perquisizioni domiciliari, e una riguardante uno spazio sociale, ai danni di attivisti che da tempo lottano contro le manovre invasive della NATO nel porto di Trieste.
Ci sembra una storia molto simile a quella che stiamo vivendo a Firenze, con una amministrazione comunale e una Regione a guida PD che fanno da sordi e muti rispetto alle numerose denunce, interrogazioni e richieste di chiarimento in merito. Il presidente della camera di commercio del Friuli ha il “merito” di essere stato più diretto di Funaro e Giani: “Sarebbe auspicabile che il Porto di Trieste diventasse una base Nato essendo posto in una regione cruciale per il contenimento cinese, sia in termini economico-commerciali sia in caso di un eventuale conflitto mondiale”.
Portiamo tutta la nostra solidarietà a chi ha promosso convegni, manifestazioni di piazza, presentazioni di libri e interviste – una è stata fatta insieme a noi su Ottolina TV – per contrastare questi progetti criminali che vogliono fare dell’Italia un paese di primo piano nella terza guerra mondiale, che cercano di imporre a suon di repressione le loro sporche manovre: non passeranno, né a Trieste, né a Firenze, né altrove!
Solidarietà e vicinanza agli attivisti di Trieste!